"C'era una volta un vecchio e una vecchia. Una volta la vecchia nel tagliare un cavolo per fare un ripieno, le saltò via il mignolo; lo prese e lo gettò dietro la stufa". Sentì da lì provenire una voce di bimbo. Si spaventò e facendo il segno della croce chiese timida: "Chi sei?". Lui rispose: "Sono il tuo figliolo, son nato dal tuo mignolino". Era tanto piccolo che era difficile a vedersi. Chiese del padre, e la vecchia lo mandò al campo. Lì aiutò il vecchio ad arare, insinuato nell'orecchio del cavallo, e lo convinse a farsi vendere, che tanto avrebbe ritrovato la strada di casa. Così fece. Fu di promessa: al nuovo proprietario, alleggerito di mille rubli, fece con i denti un buco nella tasca e scappò. Per via aiutò tre ladri a rubare dei buoi, ma al bivacco venne mangiato da un lupo. Vicino ad un gregge di pecore si mise ad urlare dalla pancia del lupo per avvisare il pastorello, che non mancò di dare addosso al lupo col bastone. "Il lupo divenne magro e debole" e lo supplicò di uscire fuori. Così fece, in cambio voleva però essere ricondotto alla casa paterna. Lì si ricongiunse ai cari che del lupo fecero un pellicciotto per Mignolino. "Da allora vissero lungamente, felici e contenti."
Mignolino da:
Antiche fiabe Russe, raccolte da A. N. Afanasjev, Giulio Einaudi Editore, 1953.
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