Una coppia di anziani aveva un figlio che era deciso a farsi mantenere più a lungo possibile, fino a che il padre andò dal padrone a fare un esposto. Questi disse al giovane che gli era lecito anche rubare ma che almeno non si fosse più sentito parlar male di lui. Così prima di andarsene si portò via gli stivali incustoditi del signore e li portò al padre. Il mattino dopo fu fatto chiamare e gli vennero fatte proposte di scommesse via via più vantaggiose: che rubasse dall'aratro un bue nero per cento rubli, il cavallo del padrone per duecento e infine per trecento il prete scismatico. Ognuna delle volte con l'inganno e con l'astuzia superò ostacoli e difficoltà e avviò la sua disonesta carriera, in favore di legge.
Il ladro da:
Antiche fiabe russe, Giulio Einaudi Editore, 1953.
Nessun commento:
Posta un commento