martedì 20 gennaio 2009

Coscienza


"Venne una guerra e un certo Luigi chiese se poteva andarci, da volontario". Luigi aveva un vecchio conto in sospeso con un certo Alberto, e dato che era dalla parte dei nemici, tanto valeva arruolarsi. "Disse: Adesso vado ad ammazzare un certo Alberto". Si arruolò spiegando ai compagni il motivo della sua adesione. Ma gli spiegarono che non è così che si combattono le guerre, "che lui doveva fare la guerra dove lo mettevano loro e ammazzare chi capitava". Fece la guerra come andava fatta e ammazzò tanti nemici da portare a casa altrettante medaglie, e andò, finite le belliche attività, a restituirle alle famiglie dei defunti nemici. Fu per strada che finalmente incontrò Alberto. E lo uccise. Ma "fu la volta che lo arrestarono, lo processarono per omicidio e lo impiccarono. Al processo badava a ripetere che l'aveva fatto per mettersi a posto con la coscienza, ma nessuno lo stava a sentire".
Italo Calvino, Coscienza da: Prima che tu dica pronto, Arnoldo Mondadori Editore, 1993.

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