Sara decide dare ospitalità a Musnida, ragazza bosniaca, a cui la guerra ha strappato via gli affetti più cari: un fratello, che era dalla parte degli assedianti e la sorella Slavenka, che per raccoglierne le spoglie su un ponte è caduta, consapevole bersaglio di cecchini. La figura di Musnida è mite, silenziosa, ritratta, sfuggente, e Sara, nonostante le incomprensioni e le difficoltà a instaurare dialoghi e stringere una relazione, si sente sempre più legata a lei. Sullo sfondo il tema della sorellanza, della reciprocità, dell'aiuto, in una doppia cornice: quella attuale sull'asse Roma-Sarajevo e di quasi due secoli e mezzo or sono con L'Antigone di Sofocle, dei cui versi il racconto è popolato. Non c'è un'idea di conclusione, ma solo d'incontro con alcune storie di donne, diversissime se non per il fatto di avere una sorella.
Chiara Ingrao,
Il resto è silenzio, Baldini Castoldi Dalai editore.
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