lunedì 12 gennaio 2009

La favola della fine del mondo


"Nel 2000 gli uomini avevano un sacco di cose: i sonniferi, il campionato di calcio, le sfilate di moda, il silicone, i computer...".
Dialogo padre-figlio prima della nanna. Tv, aria malsana, onde anomale e pallone: le piaghe del 2000. "Cosa vuol dire anomalo?" Chiede il figlio. "Quando una cosa l'hai lasciata spadroneggiare fuori da ogni legge e regola, anzi ci hai pure fatto affari e non riesci più a togliertela dai coglioni, allora la chiami anomala".
Anomalo ogni controsenso di questo tempo e gli autogol che si segna, tanto da lasciare in eredità la terra alla specie topo, evoluta secondo le fasi: "Neanderthal, Simmenthal, Emmenthal". Spaccato contemporaneo ironico-realistico alla lente di Stefano Benni in una delle favole del Dottor Niù.
Stefano Benni, La favola della fine del mondo da: Dottor Niù. Corsivi diabolici per tragedie evitabili, Feltrinelli.

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